Piano Mattei: 150 milioni per la resilienza climatica del Kenya e una transizione sostenibile

Il Piano Mattei si consolida come una strategia essenziale per rafforzare la cooperazione tra l’Italia e i Paesi africani, con particolare attenzione alle sfide del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. Un esempio concreto è l’accordo siglato a Baku tra Italia e Kenya, che prevede un finanziamento di 150 milioni di euro attraverso il Fondo Italiano per il Clima (FIC). Questo strumento, creato dal governo italiano e gestito da Cassa Depositi e Prestiti, è stato concepito per sostenere progetti di mitigazione climatica nei Paesi in via di sviluppo. Il finanziamento rappresenta una parte di un programma più ampio della Banca Mondiale, il Development Policy Financing, mirato a mobilitare oltre 2,5 miliardi di dollari nel Paese africano. La collaborazione con la Banca Mondiale sottolinea l’importanza di un approccio multilaterale per affrontare le sfide climatiche globali, rafforzando la posizione dell’Italia come uno dei principali partner finanziari e strategici in Africa.

L’accordo è stato sottoscritto alla presenza di rappresentanti istituzionali italiani e kenioti, tra cui Edmondo Cirielli, Viceministro degli Affari Esteri, Claudio Barbaro, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, e Mamo Boru Mamo, Direttore Generale dell’Autorità Nazionale per l’Ambiente del Kenya. La firma è avvenuta durante un evento nel Padiglione Italia alla COP29, un contesto internazionale che ha permesso di promuovere il Piano Mattei come modello per investimenti verdi e partenariati sostenibili in Africa. Le risorse stanziate dal FIC sono strettamente legate all’adozione, da parte del governo del Kenya, di riforme strutturali incentrate su tre ambiti principali: il trasporto urbano sostenibile, la riforestazione e lo sviluppo di strumenti finanziari per la transizione ecologica. La promozione di un sistema di trasporti meno dipendente dai combustibili fossili rappresenta una risposta concreta all’esigenza di ridurre le emissioni di gas serra, mentre la riforestazione mira a compensare le emissioni di CO2, migliorando al contempo la biodiversità e la resilienza ambientale del territorio. Inoltre, l’introduzione di carbon credits e green bonds aiuterà il Kenya a sviluppare un’economia verde, attirando investimenti e stimolando l’innovazione.

Il caso del Kenya evidenzia la capacità del Piano Mattei di combinare azioni concrete e riforme istituzionali, favorendo una transizione sostenibile che coinvolge sia il settore pubblico sia quello privato. Questo approccio integrato riflette l’impegno dell’Italia nel promuovere uno sviluppo condiviso, che va oltre il semplice finanziamento, puntando a creare partnership solide e a lungo termine. La collaborazione tra Italia e Kenya, supportata da iniziative come quelle presentate alla COP29, dimostra come il Piano Mattei possa trasformarsi in un catalizzatore di crescita e innovazione sostenibile in Africa. Grazie a questa iniziativa, l’Italia riafferma il suo ruolo di leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici, consolidando relazioni bilaterali e promuovendo modelli di sviluppo inclusivi ed ecologicamente responsabili.

Le risorse concesse dal Fondo Italiano per il Clima sono finalizzate all’attuazione di riforme strutturali e legislative nel periodo 2024-2027, incentrate su tre ambiti principali. Il primo riguarda il trasporto urbano sostenibile, con l’obiettivo di ridurre le emissioni derivanti dai combustibili fossili e migliorare la qualità della vita nelle città. Il secondo pilastro è la riforestazione, fondamentale per ridurre le emissioni di CO2, incrementare la biodiversità e migliorare la resilienza degli ecosistemi locali. Il terzo aspetto chiave è lo sviluppo di strumenti finanziari innovativi come carbon credits e green bonds, che permetteranno al Kenya di attrarre investimenti internazionali e di finanziare progetti di transizione ecologica.

Il caso del Kenya rappresenta un esempio emblematico dell’efficacia del Piano Mattei, che si distingue per il suo approccio integrato e pragmatico. Oltre al finanziamento diretto, il Piano promuove partenariati strategici, rafforza le capacità istituzionali locali e crea le basi per una crescita sostenibile. Questo modello di cooperazione va oltre l’assistenza economica tradizionale, puntando a creare un impatto duraturo e a trasformare le relazioni bilaterali in un motore di innovazione e sviluppo.

Gli eventi organizzati nel Padiglione Italia durante la COP29 hanno ulteriormente sottolineato l’impegno dell’Italia nella promozione di soluzioni climatiche innovative. L’Italia riafferma così il suo ruolo di leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici, utilizzando il Piano Mattei come strumento di diplomazia economica e sostenibile. Il finanziamento al Kenya non è solo un investimento in infrastrutture e tecnologie, ma anche una scommessa su un futuro condiviso in cui la crescita economica è strettamente legata alla tutela dell’ambiente. Questo progetto rafforza la visione di un’Africa più resiliente e di un’Italia protagonista del cambiamento globale.

 

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