Un incontro strategico per rinnovare impegni concreti e rafforzare una collaborazione basata su prosperità condivisa, sicurezza, sviluppo umano e transizione verde.
Mentre i leader dell’Unione Europea (UE) e dell’Unione Africana (UA) si preparano a riunirsi a Luanda, in Angola, per il Settimo Vertice UE-UA, le aspettative sono alte per progressi concreti in una delle partnership intercontinentali più importanti al mondo. La collaborazione si fonda su quattro pilastri chiave: Prosperità, Pace, Persone e Pianeta.
Sullo sfondo del 25° anniversario delle relazioni formali UE-Africa, il vertice arriva in un momento cruciale per gli equilibri globali e in una fase di transizione regionale, con l’Angola che detiene la presidenza di turno dell’Unione Africana. Co-presieduto dal Presidente João Lourenço e dal Presidente del Consiglio Europeo António Costa, insieme alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il vertice riunirà capi di Stato e di governo per affrontare priorità comuni nei quattro pilastri indicati: Prosperità, Pace, Persone e Pianeta.
Partendo dagli impegni assunti durante la Riunione Ministeriale UE-UA di maggio 2025 a Bruxelles, le aree chiave di intervento includono pace e sicurezza, integrazione economica e commercio, digitalizzazione e innovazione, migrazione e sviluppo umano, oltre alla governance multilaterale.
In particolare, dal Vertice di Bruxelles del 2022, la partnership ha prodotto risultati tangibili. Nell’ambito del Global Gateway Investment Package, sono stati mobilitati oltre 150 miliardi di euro a sostegno delle infrastrutture africane, con l’Angola che si distingue come snodo centrale grazie a progetti nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’istruzione e delle reti digitali. Un esempio di rilievo è il Corridoio di Lobito co-finanziato dall’UE, che collega l’Angola con lo Zambia e la Repubblica Democratica del Congo, progettato per potenziare il commercio regionale e promuovere la logistica verde.
Inoltre, l’Accordo UE-Angola per la Facilitazione degli Investimenti Sostenibili, firmato nel novembre 2023, ha migliorato le condizioni per gli investitori europei e ora funge da modello di riferimento per accordi analoghi in tutta l’Africa. La cooperazione digitale ed educativa si è intensificata, con iniziative in materia di e-governance, cybersicurezza e infrastrutture satellitari, mentre programmi come Erasmus+ e Horizon Europe stanno formando una nuova generazione di professionisti africani.
La collaborazione in materia di sicurezza prosegue anche attraverso lo European Peace Facility, a sostegno delle missioni guidate dall’UA, in particolare nel Sahel e nel Corno d’Africa, mentre la crescente influenza diplomatica dell’Angola ne rafforza il ruolo di forza stabilizzatrice nell’Africa australe.
Per quanto riguarda il Vertice del 2025, si prevedono tre risultati principali: una rinnovata Visione Comune per il 2030 per rafforzare la governance condivisa e la resilienza climatica, il lancio formale dell’Alleanza Digitale Africa-Europa per accelerare infrastrutture digitali e innovazione, e un Quadro per la Migrazione e la Mobilità che bilanci percorsi di migrazione legale, facilitazione dei visti e strategie di reintegrazione.
Questa partnership è cruciale perché l’Africa non è solo un vicino per l’UE, ma un partner strategico nel commercio, nell’energia e nella diplomazia. L’espansione demografica e il potenziale economico dell’Africa rappresentano al contempo una sfida e un’opportunità, e l’UE mira a porsi non come donatore, ma come partner rispettoso. I benefici della collaborazione comprendono finanziamenti infrastrutturali di lungo periodo, maggiore accesso a conoscenze e istruzione, flussi commerciali e di investimento sostenibili, e sostegno istituzionale per pace e governance.
Il vertice di Luanda rappresenta quindi non solo una tappa diplomatica significativa, ma anche una prova di maturità e credibilità della relazione. È il momento di trasformare le dichiarazioni in attuazione concreta. Dal ministeriale di Bruxelles di maggio, i progressi tangibili sono proseguiti con 138 progetti faro lanciati nell’ambito del quadro Global Gateway Africa-Europe, spaziando da energia verde, trasporti, sanità fino alla trasformazione digitale. L’Africa-Europe Green Energy Initiative è in linea per fornire elettricità rinnovabile a 100 milioni di persone e aggiungere 20 GW di capacità di energia pulita entro il 2030. UE e Italia hanno inoltre introdotto un innovativo schema di conversione del debito da 235 milioni di euro, trasformando il debito in investimenti per lo sviluppo. Sono state inoltre approvate ulteriori riforme della governance e allineamenti alle regole del WTO e all’Agenda 2063.
Tuttavia, permangono sfide strutturali persistenti. Analisti e società civile continuano a segnalare le asimmetrie di potere che limitano l’autonomia africana, con l’UE spesso percepita come unica detentrice dell’agenda. Nonostante le aspirazioni a una partnership tra pari, molte voci africane si sentono reattive più che protagoniste. Inoltre, la Corte dei Conti Europea e diverse ONG hanno criticato la mancanza di trasparenza nella tracciabilità e rendicontazione dei fondi UE—in particolare i 7,4 miliardi di euro assegnati alle ONG tra il 2021 e il 2023—evidenziando la necessità di meccanismi di responsabilità più solidi.
Nonostante ciò, la traiettoria complessiva delle relazioni UE-UA rimane positiva. Il prossimo vertice rappresenta un’occasione per riaffermare gli impegni, affrontare le criticità e adottare una roadmap fondata su trasparenza, beneficio condiviso e responsabilità reciproca. In un contesto mondiale segnato da crescente instabilità, crisi climatica e rapidi cambiamenti tecnologici, il vertice di Luanda offre un’opportunità tempestiva e necessaria per elevare questa partnership a un’alleanza più equilibrata, incentrata sulle persone e pronta per il futuro, nei decenni a venire.


