“La cooperazione territoriale è il percorso per affrontare le sfide attuali e costruire una prospettiva sostenibile a lungo termine per la regione” ha dichiarato Nasser Kamel, segretario generale dell’UpM
L’Assemblea Regionale e Locale Euromediterranea (ARLEM) si è svolta il 4 e 5 novembre ad Amman, in Giordania, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra le città e le regioni del Mediterraneo. Il convegno ha messo in evidenza le sfide urgenti della regione, come la scarsità d’acqua, la transizione energetica e la promozione del dialogo interculturale.
L’assemblea è stata co-presieduta dal presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Vasco Alves Cordeiro, e dal sindaco di Ramtha, Ahmad Al Khazali, che ha evidenziato l’impegno della Giordania per la pace e la cooperazione, nonostante il contesto regionale difficile. Durante la conferenza, è stato osservato un minuto di silenzio per onorare le vittime dei conflitti in corso nel Mediterraneo.
Tra i partecipanti, Nasser Kamel, segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo (UpM), e Patrick Simonnet, inviato speciale dell’UE per il Mediterraneo, insieme al videomessaggio del presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, hanno ribadito l’importanza di un impegno comune per affrontare le sfide ambientali e sociali. L’ARLEM ha presentato una nuova agenda strategica, che contribuirà al “Patto per il Mediterraneo” lanciato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Una delle principali priorità riguarda la lotta contro il cambiamento climatico, evidenziata dalla recente catastrofe naturale in Spagna. In questa occasione, sono stati espressi solidarietà e impegno per la protezione civile. Durante l’incontro è stata trattata anche l’importanza della cooperazione interculturale. L’ARLEM è coinvolta in iniziative che promuovono lo scambio culturale tra città mediterranee, come le “Capitali Mediterranee della Cultura”, Tirana e Alessandria. I sindaci di queste città, che saranno protagoniste nel 2025, hanno annunciato progetti congiunti per promuovere il turismo culturale sostenibile e la digitalizzazione del patrimonio.
Un altro momento rilevante è stato l’annuncio del vincitore del “Premio ARLEM Giovani Imprenditori Locali nel Mediterraneo”. Quest’anno, il premio è andato ad Aïda Kandil, fondatrice di MyTindy, una piattaforma che aiuta le donne delle zone rurali a vendere i loro prodotti artigianali. Il riconoscimento sottolinea il ruolo degli enti locali nel promuovere l’imprenditorialità.
Le questioni legate all’acqua e all’energia sono state al centro delle discussioni. Il sindaco Taleb Abderrahmane El Mahjoub di Tevragh Zeina, in Mauritania, ha presentato una relazione sulla resilienza idrica nel Mediterraneo, sottolineando che l’acqua è una “priorità strategica assoluta” per la regione, dove sono situati 15 dei 20 paesi più vulnerabili alla scarsità d’acqua. È necessario un approccio integrato che combini soluzioni tradizionali e innovative per affrontare questa crisi.
Per quanto riguarda la transizione energetica, Franck Proust, presidente di Nîmes Métropole, nella regione dell’Occitania, ha sottolineato che le città devono accelerare il passaggio a fonti energetiche rinnovabili, ridurre le emissioni di gas serra e promuovere l’innovazione tecnologica.
In conclusione, la riunione di Amman ha riaffermato l’impegno dei leader locali e regionali a collaborare per costruire un Mediterraneo più sostenibile, inclusivo e pacifico, con un focus prioritario su tematiche cruciali come la gestione delle risorse idriche, la transizione energetica, la promozione della cultura e l’innovazione. Questo impegno collettivo risponde alle sfide globali e conferma la volontà di rafforzare la cooperazione euromediterranea, in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità e sviluppo integrato, per un futuro prospero e stabile nella regione.