Centralità al ruolo non solo del settore edile, ma anche dei liberi professionisti tra i quali spiccano le figure di ingegneri e architetti.
Il Piano Mattei rappresenta lo strumento fondamentale per migliorare le relazioni tra il nostro Paese ed i territori africani, inoltre apre nuove possibilità alle nostre industrie. Lo ha ben spiegato durante una riunione parlamentare, l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili proponendo misure atte a snellire I ‘attuazione dei lavori pubblici e tenere il nostro personale al passo col lavoro. Tra le priorità figura l’istituzione di un fondo che provveda ai necessari studi preliminari di opere pubbliche e di impianto mutuato con i fortunati esempi francesi e spagnoli. Le imprese potrebbero così sia inserirsi nella contrattazione delle offerte, guadagnando tempo ed efficienza, sia intervenire nella fase iniziale di progettazione, migliorando la competitività del sistema Italia. Un altro punto chiave è il miglioramento dell’accesso alle gare delle Banche Multilaterali di Sviluppo, mediante una strategia mirata che prevede assistenza personalizzata per le imprese, sia grandi sia PMI. L’Ance, insieme a Confindustria e Oice, sostiene la costituzione di un Fondo d’Investimento italiano, denominato “PrimAfricaClimate Fund”, finalizzato a finanziare le infrastrutture verdi in Africa, così da ridurre i rischi relativi a progetti realizzati in joint venture italo-africane. Il tutto tende a promuovere il rilancio economico e la penetrazione dell’Italia sui mercati esteri. Le missioni dell’Ance in Africa, già avviate nel 2024, sono un esempio concreto di collaborazione bilaterale.
Grazie al supporto delle istituzioni italiane, l’ANCE ha così potuto avviare una serie di iniziative per migliorare la gestione dei flussi migratori legati al lavoro e affrontare la carenza di personale nel settore edile. Queste iniziative si basano sull’articolo 23 del Testo Unico sull’Immigrazione (d.lgs. n. 286/98 e s.m.), che prevede corsi di istruzione e formazione professionale nei Paesi di origine.
Tra le azioni principali, l’Ance ha integrato programmi specifici di formazione tecnica e civico-linguistica rivolti a lavoratori tunisini, con l’obiettivo di favorire il loro ingresso in Italia per lavoro subordinato, fuori dalle quote dei “decreti flussi” e con un’assunzione mirata nel settore edile. Il programma “Académie Internationale de la Construction”, approvato nel 2023 dal Ministero del Lavoro, ha visto l’Associazione collaborare con l’Associazione Centro ELIS e il CESF di Perugia, in sinergia con Formedil e le autorità tunisine. Nel progetto pilota, circa 40 lavoratori tunisini sono stati formati su lingua italiana, educazione civica e sicurezza sul lavoro. Dopo l’arrivo in Italia, è prevista una formazione integrativa per garantire l’idoneità al settore edile.
Il progetto THAMM plus, realizzato in accordo con ELIS, ANETI e ATFP, nonché tre Regioni italiane partner associate del progetto (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) e delle rispettive Agenzie per il lavoro e delle organizzazioni datoriali. mira a formare 2.000 giovani tunisini e marocchini tra i 18 e i 35 anni. La formazione comprende lingua e cultura italiana, competenze tecniche, soft skills e sicurezza sul lavoro. Una volta qualificati, i partecipanti possono essere selezionati dalle imprese edili italiane, entrando nel mercato del lavoro fuori dalle quote tradizionali. Approvato nel 2024, questo progetto si inserisce in una strategia più ampia di governance della migrazione e della mobilità lavorativa nei Paesi del Nord Africa.
Un ulteriore passo avanti è costituito dall’ accordo tra Ance e l’Agenzia Tunisina di Cooperazione Tecnica (ATCT), che si occupa del collocamento di lavoratori qualificati. Questo accordo prevede l’uso di una banca dati per identificare personale specializzato da destinare al settore edile in Italia. Per garantire il successo di queste iniziative, l’Ance sottolinea l’urgenza di snellire le procedure burocratiche legate all’ingresso dei lavoratori e la necessità di sviluppare politiche abitative adeguate, fondamentali per agevolare l’inclusione socio-lavorativa degli immigrati. L’obiettivo è rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano e promuovere una gestione più sostenibile e integrata dei flussi migratori.
Tuttavia, l’Ance sottolinea la necessità di semplificare le procedure burocratiche per accelerare l’ingresso dei lavoratori, oltre a promuovere politiche abitative adeguate a facilitare l’inclusione socio-lavorativa. In sintesi, il Piano Mattei, con il sostegno dell’Ance, offre un quadro strutturato per rafforzare i legami con l’Africa, promuovendo innovazione, cooperazione e sviluppo.